La dimensione religiosa negli enti di Terzo settore
Nota n. 4581 del 6.04.2023 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali: indicazioni sulla possibilità che la dimensione religiosa sia presente nello statuto degli Ets. Criteri interpretativi da considerare per l’ammissione al Runts.
Già in questa fase iniziale di vita del Runts (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore) sono emerse situazioni che hanno indotto le strutture regionali del Registro a interpellare il Ministero del Lavoro per avere chiarimenti in merito ai criteri che possono essere utilizzati per verificare la compatibilità dei riferimenti statutari alla dimensione religiosa con alcuni principi fondamentali della Riforma. In particolare:
l’ispirazione religiosa di un Ente civile che intende acquisire la qualifica di Terzo settore a tutto tondo (non si tratta degli Enti religiosi civilmente riconosciuti);
l’ammissibilità della rilevanza della dimensione/credo religioso per coloro che assumono funzioni di governo di un Ente civile;
la possibilità per questi Enti di Terzo settore di svolgere anche attività di natura religiosa;
la liceità della norma statutaria che riconoscere all’autorità religiosa prerogative in merito alla vigilanza sull’integrità della fede e dei costumi dagli associati/membri degli organi amministrativi.
La questione era già stata oggetto di un primo esame da parte del Ministero del Lavoro che si era espresso con la Nota n. 3734 del 15.04.2019, precisando tra l’altro che “le attività di culto (che costituiscono la principale ragion d’essere degli Enti religiosi) sono ‘altro’ rispetto a quelle disciplinate dal Codice e non sembrano...