Coop e terzo settore 23 Aprile 2021

La disciplina di esenzione IMU per gli ETS

Per gli immobili posseduti e utilizzati e destinati esclusivamente allo svolgimento di attività di interesse generale, l’art. 82 del Codice del Terzo settore delinea una disciplina simile a quella già applicabile per ONLUS, ODV e APS.

L’art. 82, c. 6, D. Lgs. 117/2017 (Codice del Terzo Settore) delinea una disciplina di esenzione ai fini IMU per gli immobili posseduti da Enti del Terzo Settore non commerciali. In particolare, è previsto che sono esenti dall'imposta municipale propria e dal tributo per i servizi indivisibili gli immobili posseduti e utilizzati dagli enti non commerciali del Terzo settore di cui all'art. 79, c. 5 (non commerciali), destinati esclusivamente allo svolgimento con modalità non commerciali, delle seguenti attività: attività assistenziali, previdenziali, sanitarie; attività di ricerca scientifica; attività didattiche e ricettive; attività culturali, ricreative e sportive; attività di cui all' art. 16, c. 1, lett. a), L. 20.05.1985, n. 222. Uno dei caratteri principalmente rinvenibili all’interno della nuova disciplina tracciata dal Codice, che in gran parte risulta mutuata senza grandi sconvolgimenti dall’art. 7, c. 1, lett. i), D. Lgs. 504/1992, ai fini dell’applicazione dell’esenzione, è la diretta coincidenza tra possessore e utilizzatore dell’immobile. Qualora il soggetto utilizzatore fosse infatti diverso dal soggetto che detiene il possesso dell’immobile, non sembrerebbe possibile applicare l’esenzione. Sul punto, peraltro, la Corte di Cassazione si è espressa con ordinanza 17.05.2017 n. 12301, respingendo la richiesta di esenzione...

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