Finanza e banche 30 Novembre 2023

La meritevolezza della tutela giuridica nei contratti derivati

I derivati sono strumenti finanziari, così chiamati perché il loro valore deriva da altri prodotti finanziari.

Il contratto più diffuso è l’IRS acronimo di Interest Rate Swap con il quale “due controparti si impegnano a scambiarsi reciprocamente, per un certo arco temporale, un flusso di interessi uno a tasso fisso e uno a tasso variabile, denominati nella stessa valuta, calcolato su un determinato ammontare prefissato, chiamato nozionale” (Corte di Appello di Milano, sentenza 14.12.2022, n. 3939). Nella prassi bancaria, sono abbinati a operazioni di finanziamento a tassi variabili con la funzione di copertura del rischio di aumento del tasso. Spesso però, si sono rivelati strumenti speculativi a favore della Banca a causa della scarsa informazione fornita al cliente e della disuguaglianza tra le posizioni delle parti. Trattandosi di un contratto che prevede il pagamento tra le parti del differenziale tra interessi a tasso fisso e interessi a tasso variabile, la banca, quale operatore professionale, ha piena consapevolezza dei rischi assunti, disponendo di tutte le competenze e degli strumenti necessari per fare accurate previsioni sul futuro andamento dei parametri di calcolo, a differenza del cliente che, in assenza di esplicitazione degli scenari probabilistici, non è in grado di assumere scelte razionali. Ciò ha comportato un sempre crescente proliferare del contenzioso bancario, definito con la sentenza delle Sezioni Unite n. 8770/2020 che hanno sancito, ai fini della validità del contratto, che l’accordo tra...

Vuoi leggere l’articolo completo?

Abbonati a Ratio Quotidiano o contattaci per maggiori informazioni.
Se sei già abbonato, accedi alla tua area riservata.