Consulenza aziendale, commerciale e marketing 15 Febbraio 2025

La perduta arte dello scrivere a mano

Smartphone, tastiera e schermo: non solo cambiamenti culturali, ma anche nuovi modelli cognitivi innescati dal progresso tecnologico.

La silenziosa scomparsa della scrittura manuale dalle nostre vite ci mostra come avviene l'estinzione di un’esperienza, un po’ come accadde ai nostri bisnonni o trisavoli con il motore a scoppio rispetto al cavallo da tiro. Ogni grande innovazione tecnologica ha portato con sé preoccupazioni legate alla perdita di competenze tradizionali o all'indebolimento di capacità umane consolidate.Oggi, l'uso massiccio degli smartphone e delle tecnologie digitali sta trasformando le modalità con cui comunichiamo, apprendiamo e ci relazioniamo con il mondo. La scrittura manuale è una delle vittime principali di questo cambiamento: sempre più giovani usano tastiera e schermo per esprimersi e secondo autorevoli ricerche, questa transizione non sarebbe solo tecnica, ma cognitiva. Scrivere a mano implica processi mentali complessi che collegano il movimento fine della mano al pensiero critico e creativo. Ridurre l'uso della scrittura manuale potrebbe quindi avere ripercussioni su abilità correlate, come la memoria, la concentrazione e la capacità di organizzare le idee.Questa paura di "perdere" qualcosa di essenziale non è nuova. Storicamente, ogni grande cambiamento ha generato dibattiti simili. Con l'avvento della rivoluzione industriale, molti temevano che il lavoro manuale e artigianale sarebbe stato soppiantato dalle macchine a vapore. Quando la Bibbia fu tradotta dal latino alle lingue “volgari” nazionali, molti temevano che la perdita del latino come lingua sacra...

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