La questione del diritto di voto dei soci minorenni
I soci minorenni godono del diritto di voto al pari dei maggiorenni? Mancano previsioni normative ma la recente posizione della Cassazione e del Ministero non lasciano dubbi.
Il tema della democraticità dell’amministrazione e gestione di tutti gli enti associativi è un perno sul quale pongono fondamentale attenzione sia l’art. 90 L. 289/2002, che l’art. 7, D.Lgs. 36/2021 di Riforma dello Sport, ma anche il D.Lgs. 117/2017 di Riforma del Terzo Settore.
Tra i vari punti merita un approfondimento il diritto di voto dei soci, così come previsto dalla normativa fiscale all’art. 148, c. 8, lett. c) del Tuir il quale stabilisce una disciplina uniforme del rapporto associativo e delle modalità associative volte a garantire l’effettività del rapporto medesimo, escludendo espressamente la temporaneità della partecipazione alla vita associativa e prevedendo per gli associati o partecipanti maggiori d’età il diritto di voto per l'approvazione e le modificazioni dello statuto e dei regolamenti e per la nomina degli organi direttivi dell'associazione.
Nella normativa fiscale non si fa cenno al diritto di voto dei minorenni, ma la giurisprudenza e la prassi amministrativa negli ultimi anni sono intervenute con precisazioni che non possono essere trascurate.
Occorre segnalare come sia stata la Corte di Cassazione, tramite la sentenza n. 23228/2017, ad affermare per prima che il diritto di voto (quindi solo l’elettorato attivo) non può essere limitato anche “se si trattasse di persone minori posto che essi sono rappresentati ex lege dai genitori,...