Consulenza aziendale, commerciale e marketing 21 Giugno 2025

La via che fa nascere malintesi o incomprensioni

Capirsi bene non dipende solo da ascolto, comprensione e chiarezza dei contenuti. Ci sono vecchie abitudini molto diffuse che ostacolano la comunicazione. Occorre individuarle e sostituirle con alcuni semplici accorgimenti.

Quando si studia la comunicazione si incontra quasi subito la distinzione di comunicazione a una via (o mono-direzionale) e la comunicazione a due vie (o bi-direzionale). La comunicazione a una via è quella in cui chi trasmette (trasmittente) invia un unico messaggio comunicativo a chi riceve il messaggio (ricevente) senza che vi sia una risposta: un ordine impartito, un'indicazione data senza richiedere risposta; ma anche un segnale stradale, un appunto scritto su una lavagnetta, una mail, un post sui social.La comunicazione a due vie invece è caratterizzata dal fatto che chi riceve il messaggio dà una risposta immediata o quasi. Può essere verbale, scritta (chat attiva ed in tempo reale) o anche non verbale (un cenno di riscontro, un gesto, uno sguardo, ecc.). Questa risposta si chiama retroazione o feedback.Sicuramente questa teoria fondamentale già la conoscete; tuttavia, è anche una delle meno applicate in realtà. Ed essendo un “fondamentale”, se viene disatteso la comunicazione è a forte rischio di malinteso, disguido, incomprensione, e causa disagi, contrasti, conflitti interpersonali a volte con effetti drammatici, che possono portare anche a liti e chiusura dei rapporti.Di chi è la colpa di eventuali rotture di rapporti professionali o personali? Semplice: dell’abuso delle comunicazioni monodirezionali rispetto a quelle a due vie.Per entrare nel dettaglio occorre chiarire due concetti assolutamente legati a questa tecnica: la differenza tra efficacia...

Vuoi leggere l’articolo completo?

Abbonati a Ratio Quotidiano o contattaci per maggiori informazioni.
Se sei già abbonato, accedi alla tua area riservata.