Consulenza aziendale, commerciale e marketing 29 Aprile 2025

L'AI fa perdere valore alla consulenza professionale?

Tra fascino e timore, i professionisti si domandano se l'Intelligenza Artificiale minaccerà il proprio lavoro. Ma il vero paradosso è che più avanza la tecnologia, più diventano preziose le competenze umane che nessun algoritmo può replicare.

Torniamo a parlare di Intelligenza Artificiale, perché è decisamente l’argomento del momento e necessita di risposte. Del suo impatto nel mondo delle professioni abbiamo già trattato in precedenti articoli, per cui la domanda su cui oggi ci focalizziamo è se l’Intelligenza Artificiale farà davvero perdere valore alla consulenza professionale, sia dal punto di vista economico (il cliente vorrà spendere meno) sia dal punto di vista pratico (il cliente troverà soluzioni alternative).Il grande equivoco sull'AI - C'è un equivoco di fondo che è meglio chiarire: l'idea che l'AI possa "rubarci il lavoro" nasce da una visione parziale della tecnologia applicata alle professioni.Pensateci un attimo. Quando parliamo di ChatGPT o sistemi simili, di cosa stiamo parlando veramente? Non sono super-cervelli autonomi, bensì strumenti basati su modelli probabilistici. Fanno cose straordinarie con i dati, ma sono e restano strumenti. È come se confondessimo il martello con il carpentiere. La vera domanda da porsi è quindi: quali parti del nostro lavoro verranno trasformate dall'AI? E quali invece ne usciranno potenziate?Commodities vs vera consulenza - È utile a questo punto fare una distinzione opportuna: da un lato ci sono le attività ripetitive e standardizzabili della professione (compilare moduli, ricerche base, documenti semplici e adempimenti ripetitivi). Dall'altro c'è la vera consulenza di livello più alto: interpretazione di norme, applicazione al caso concreto...

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