Associazioni sportive dilettantistiche e sport 05 Settembre 2025

Lavoro sportivo: appartenenza a un ordinamento sportivo

Qualificazione sportiva e appartenenza all’ordinamento sportivo dell’ente e del prestatore.

Dal 1.07.2023, data di entrata in vigore della riforma del lavoro sportivo, il D.Lgs. 36/2021, introducendo per la prima volta una specifica regolamentazione per il settore dilettantistico e sostituendosi a quella ex L. 91/1981 per il settore professionistico, delinea una nuova e specifica disciplina (specie per il settore dilettantistico) inerente tanto alla qualificazione delle prestazioni sportive quanto a quella degli enti e dei prestatori, sottolineando un’indissolubile complementarietà tra “qualificazione sportiva” e applicabilità della specifica disciplina novellata dal D.Lgs. 36/2021 (specie quella impositiva). Per qualificazione sportiva intendiamo la formale necessità che entrambe le Parti di un rapporto lavorativo non “facciano parte dell’ordinamento sportivo”, ovvero abbiano una sorta di formale certificazione di essere operanti nell’ambito del perimetro della L. 86/2019 e, nello specifico, del D.Lgs. 36/2021. Un aspetto di fondamentale importanza visto che, come riportato all’art. 1, il D.Lgs. 36/2021 detta norme in materia di enti sportivi professionistici e dilettantistici, nonché del rapporto di lavoro sportivo, in attuazione della delega di cui all'art. 5 L. 8.08.2019, n. 86 e in conformità dei relativi principi e criteri direttivi.Ma cosa vuol dire appartenere all’ordinamento sportivo e che importanza ha nella gestione delle prestazioni sportive? L’appartenenza all’ordinamento sportivo interessa tanto l’ente (datore di...

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