ETS ed Enti non commerciali 20 Gennaio 2024

Legge di Bilancio 2024 ed enti non commerciali

La L. 213/2023 interviene nell’ambito di applicazione dell’esenzione ai fini Imu riservata agli enti non commerciali.

L'art. 1, c. 71 L. 213/2023 contiene una disposizione interpretativa inerente al contenuto dell'art. 1, c. 759, lett. g) L. 160/2019: si tratta delle disposizioni che regolano l’esenzione riservata, ai fini Imu, agli enti non commerciali. Nello specifico, essa è riservata agli immobili nei quali si svolgono, con modalità non commerciali, le attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, di ricerca scientifica, didattiche, ricettive, culturali, ricreative, sportive o di religione e culto. Da sempre l’esenzione è riservata al verificarsi sia del requisito soggettivo (possesso dell’immobile, e in generale della soggettività passiva Imu, di un Ente non commerciale), sia del requisito oggettivo (svolgimento diretto, da parte del medesimo ente, di attività meritevole di cui all'art. 7, lett. i) D.Lgs. 504/1992). Questo duplice ordine di requisiti non permetteva quindi l’applicazione delle disposizioni sopra citate agli immobili concessi non solo in locazione, ma anche in comodato, creando non pochi problemi ad eventuali soggetti comunque meritevoli in virtù dell’attività svolta. Allineata alla normativa anche la giurisprudenza: la Suprema Corte di Cassazione, anche di recente, aveva ribadito l’impossibilità dell’applicazione dell’esenzione a favore degli immobili nei quali l’attività fosse svolta concretamente da un soggetto diverso dal...

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