Legge di Bilancio: bene l’agricoltura, ma le categorie chiedono di più
Le associazioni di categoria del mondo agricolo promuovono le misure contenute nella bozza di legge di Bilancio varata dal Governo e che sarà sottoposta all’attenzione del Parlamento nelle prossime settimane, ma chiedono integrazioni.
Nei giorni scorsi, presso le commissioni Bilancio di Camera e Senato, si sono tenute le audizioni delle parti sociali, dei sindacati, delle associazioni di categoria, dei vari stakeholder nell’ambito dell’esame del disegno di legge, varato dal Governo, sul bilancio di previsione dello Stato per l’anno 2026 e sul bilancio pluriennale per il triennio 2026-2028. Un giudizio sostanzialmente positivo è stato espresso dalle diverse organizzazioni agricole sui contenuti della proposta di legge (credito d’imposta, nuova Sabatini, sostegno all’internazionalizzazione delle imprese, rinvio per la “Plastic tax” e per la “Sugar tax”, incremento delle risorse per gli Istituti zooprofilattici sperimentali); un giudizio che, però, è stato accompagnato da una serie di rilievi che hanno evidenziato lacune che si chiede vengano colmate. Innanzitutto, è stato sollecitato un rafforzamento delle risorse destinate al credito d’imposta 4.0 per l’anno 2026, visto che quelle stanziate vengono ritenute insufficienti a sostenere un numero adeguato di investimenti; al tempo stesso, è stato suggerito di estendere la misura anche alle attività agricole connesse, attualmente escluse. È stata inoltre sottolineata l’esigenza di introdurre misure aggiuntive per accrescere la competitività e la modernizzazione delle imprese agricole, a complemento delle disposizioni già previste per il settore primario, come la proroga per il 2026 dell’esonero Irpef sui redditi dominicali...