Consulenza aziendale, commerciale e marketing 15 Novembre 2025

LinkedIn: i nostri dati usati per addestrare l’AI

LinkedIn aggiorna i termini di servizio: i contenuti pubblici degli utenti saranno usati per addestrare modelli AI e migliorare la personalizzazione delle ads con Microsoft. Privacy e opt-out diventano temi cruciali per la tutela dei dati.

LinkedIn ha annunciato un cambiamento importante nei suoi termini di servizio: dal 3.11.2025, la piattaforma ha iniziato a utilizzare dati degli utenti per addestrare modelli generativi di AI e migliorare la personalizzazione delle inserzioni pubblicitarie, in collaborazione con Microsoft e le sue affiliate.I dati coinvolti includono profili (nome, posizione, esperienze lavorative), post, articoli, commenti e attività nel feed. È importante notare che i messaggi privati non saranno usati. L’impostazione è attiva di default: chi non vuole che i propri contenuti siano utilizzati deve modificare le impostazioni di privacy attive nel pannello “Data for Generative AI Improvement”.La novità riguarda varie regioni, tra cui l’Europa (UE, EEA, Regno Unito), la Svizzera, il Canada e Hong Kong, dove LinkedIn metterà a disposizione l’opzione di esclusione (opt-out).LinkedIn sostiene che il cambiamento serve a migliorare l’esperienza degli utenti: contenuti suggeriti più rilevanti, migliori funzioni generative (come assistenti per scrivere post o messaggi), una maggiore efficienza nel feed e potenzialmente opportunità professionali più precise.Tuttavia, le reazioni non sono state unanimi. Molti utenti e esperti di privacy criticano il fatto che l’opzione sia attiva di default, sostenendo che il consenso esplicito sarebbe più etico. Inoltre, il fatto che l’opt-out non riguardi retroattivamente i dati già usati suscita perplessità.Le implicazioni legali sono...

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