Coop e terzo settore 16 Dicembre 2020

Lo “sportivo amatore” nella riforma del lavoro sportivo

Il 24.11.2020 sono stati approvati in Consiglio dei Ministri i 5 decreti di riordino.

I decreti di riforma dello Sport rappresentano un ambizioso programma di rinnovamento del mondo sportivo, la cui tempistica di approvazione dovrebbe concludersi con fine febbraio 2021, salvo la parte relativa alla riforma del lavoro sportivo che dovrebbe entrare in vigore il successivo 1.09 per espressa previsione normativa al fine di concedere agli enti sportivi alcuni mesi di tempo per riorganizzare i rapporti con i collaboratori. Analizzando gli articoli relativi al nuovo lavoro sportivo si evidenzia il superamento dell'attuale inquadramento tra dilettanti e professionisti previsto ormai quasi 40 anni fa dalla L. 91/1981, introducendo quindi una disciplina uniforme del lavoro nello sport al fine di tutelare dal punto di vista assicurativo e previdenziale chi opera nelle ASD e SSD percependo una remunerazione, ma separando questi soggetti da chi impiega il proprio tempo con carattere di prestazioni d'opera gratuita tramite l'estensione all'ambito sportivo della normativa sul volontariato prevista dal D.Lgs. 117/2017 di riforma del Terzo Settore: dal punto di vista pratico, si introduce la figura del c.d. “amatore sportivo”. Il decreto di riforma del lavoro sportivo effettua una definizione dei soggetti “amatori” molto simile a quella dei “volontari” introdotta dall'art. 17 del Codice del Terzo Settore, definendoli come tutti coloro che mettono a disposizione il proprio tempo per promuovere lo sport in modo personale,...

Vuoi leggere l’articolo completo?

Abbonati a Ratio Quotidiano o contattaci per maggiori informazioni.
Se sei già abbonato, accedi alla tua area riservata.