Una vera e propria rivoluzione attende il settore della logistica e dei trasporti. Dal 1.01.2025, grazie alla L. 30.12.2024, n. 207, debutta un nuovo sistema di gestione dell'Iva che promette di cambiare radicalmente le regole del gioco per gli operatori del settore.La storia di questa riforma parte da lontano. Nel 2019, con il D.L. 124/2019, il legislatore aveva già tentato di introdurre il reverse charge nel settore, ma il tentativo si era arenato per il mancato via libera dell'Unione Europea. Oggi, la norma viene riproposta con un perimetro applicativo più definito e un approccio graduale che prevede una fase transitoria.Il nuovo sistema ridisegna completamente l'art. 17, c. 6, lett. a-quinquies) D.P.R. 633/1972, introducendo il reverse charge per le prestazioni che presentino precise caratteristiche: devono essere effettuate tramite contratti di appalto, subappalto o affidamento a consorziati, caratterizzate da prevalente utilizzo di manodopera presso le sedi del committente e con l'impiego di beni strumentali di proprietà di quest'ultimo o a lui riconducibili.Perché questa rivoluzione nel sistema Iva della logistica? La risposta emerge dai controlli fiscali degli ultimi anni. Gli ispettori hanno scoperto un fenomeno sempre più diffuso: l'utilizzo improprio dei contratti di appalto nel settore logistico. Molte aziende, invece di ricorrere alle agenzie autorizzate per il lavoro interinale, mascheravano la fornitura di personale dietro contratti di appalto, creando un...