IVA 13 Settembre 2024

Nota credito da fornitore UE: regole Iva e comunicazione allo SdI

La nota di variazione di un acquisto intracomunitario di beni passa dall’invio di un file xml al Sistema di Interscambio con Tipo documento TD18.

Gli acquisti intracomunitari di beni comportano l’onere, in capo al cessionario residente, di trasmettere un file xml allo SdI, per assolvere alla comunicazione delle operazioni transfrontaliere. Il cedente UE emette una fattura relativa alla cessione dei beni con solo l’imponibile, senza la relativa imposta, in quanto l’operazione va assoggettata a Iva in Italia. Il cessionario nazionale, ai sensi dell’art. 46, c. 1 D.L. 30.08.1993, n. 331 è tenuto a integrare il documento ricevuto per indicare l’imposta dovuta; la fattura integrata andrà annotata nel registro delle vendite e degli acquisti.Al fine di adempiere agli obblighi comunicativi di cui all’art. 1, c. 3-bis D.Lgs. 5.08.2015, n. 127, per le operazioni effettuate a partire dal 1.07.2022 il soggetto passivo Iva italiano deve predisporre un altro documento, a integrazione della fattura ricevuta dal soggetto passivo UE, e inviarlo tramite SdI con tipo documento TD18. Tale documento verrà recapitato solo al soggetto emittente, essendo quest’ultimo il soggetto tenuto a integrare l’Iva in fattura. La trasmissione di un tipo documento TD18 consente anche di adempiere all’obbligo d’integrazione poc’anzi richiamato.Inoltre, per chi volesse avvalersi delle bozze dei registri Iva precompilati elaborati dall’Agenzia delle Entrate, è consigliabile trasmettere il tipo documento TD18 allo SdI entro la fine del mese riportato nel campo «Data».Può capitare che, dopo aver effettuato l’acquisto, il...

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