La Legge Sabatini è da decenni una delle agevolazioni più durature nel panorama degli incentivi statali italiani. La sua origine risale al 1965, anno in cui fu introdotta per la prima volta con l’obiettivo di favorire la crescita delle imprese nazionali. Oggi, nella sua versione aggiornata e semplificata, la Nuova Sabatini continua a sostenere le micro, piccole e medie imprese (MPMI) incentivando l’acquisto di beni strumentali destinati alla produzione. L’incentivo consiste in un contributo statale in conto interessi, erogato a parziale rimborso del costo di un finanziamento bancario o di un leasing finanziario destinato all’acquisto di beni nuovi, materiali o immateriali, funzionali all’attività aziendale. Il contributo viene calcolato in maniera forfettaria, basandosi sugli interessi di un finanziamento della durata massima di 5 anni, compreso tra un minimo di 20.000 euro e un massimo di 4 milioni di euro. Il tasso agevolato applicato è pari al 2,75% per investimenti ordinari, sale al 3,575% per quelli legati a tecnologie Industria 4.0 o con finalità ambientali coerenti con gli obiettivi della transizione digitale ed ecologica, e per finire può arrivare anche al 5% in presenza di un aumento di capitale.Sono ammessi esclusivamente beni nuovi, anche in leasing, purché coerenti e funzionali all’attività dell’impresa. Tra questi rientrano anche software, sistemi informatici e applicazioni digitali in grado di favorire l’innovazione tecnologica dei...