Estero 15 Dicembre 2023

Nuovi limiti al regime degli impatriati applicabili dal 2024

Lo schema di decreto delegato sulla fiscalità internazionale, approvato dal Consiglio dei Ministri dello scorso 16.10.2023, modifica in senso fortemente restrittivo il regime agevolativo dei c.d. impatriati.

L’art. 5 della bozza di decreto legislativo recante la riforma della fiscalità internazionale, approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri il 16.10.2023 prevede, previo rispetto di specifici requisiti (di seguito illustrati), per i redditi di lavoro dipendente, assimilati a quelli da lavoro dipendente e i redditi di lavoro autonomo prodotti in Italia da lavoratori che trasferiscono la residenza fiscale nel territorio dello Stato italiano il concorso alla formazione del reddito complessivo limitatamente al 50% del relativo ammontare, entro il limite di 600.000 euro annui. Rispetto all’attuale regime dei c.d. “impatriati”: l’ammontare detassato è ridotto dal 70% al 50%; il regime agevolato è applicabile unicamente nei confronti dei redditi da lavoro dipendente e assimilati e di lavoro autonomo; è introdotto un limite di reddito pari a 600.000 euro per fruire dell’agevolazione; sono stabilite condizioni più stringenti per l’accesso all’agevolazione (tra cui, come vedremo, l’elevata qualificazione dei lavoratori e un periodo più lungo di residenza fiscale all’estero nonché di permanenza in Italia dopo il rientro); non è previsto il prolungamento dell’agevolazione in specifiche situazioni familiari o patrimoniali; non viene riproposta la maggiorazione dell’agevolazione (detassazione del 90% del reddito) per i lavoratori...

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