Obbligo di restituzione per le quote versate per i corsi sportivi?
Sempre più di frequente le associazioni stanno ricevendo richieste di rimborso da parte dei fruitori dei corsi sportivi per i quali hanno versato il contributo di partecipazione, ma che non è stato possibile erogare per via del lockdown.
Affrontare il tema del rimborso non prevede una risposta semplice e netta per molti versi perchè in queste circostanze sarebbe plausibile che tutti comprendano la natura straordinaria della situazione senza quindi arroccarsi su posizioni personalistiche.
Ricordiamo che la cifra corrisposta per diventare socio dell’ente non potrà essere rimborsata. La questione si complica in merito ai contributi per la partecipazione ai corsi e alle lezioni che sono sospesi durante queste settimane, ma che in precedenza erano stati versati da soci e tesserati.
L’analisi della situazione deve partire dall’art. 1453 C.C. in tema di impossibilità della prestazione, il quale afferma che “nei contratti con prestazioni corrispettive, la parte liberata per la sopravvenuta impossibilità della prestazione dovuta non può chiedere la controprestazione e deve restituire quella che abbia già ricevuta, secondo le norme relative alla ripetizione dell’indebito”.
Se quindi l’ente erogatore del corso/lezione verifica che tali prestazioni non potranno più aver luogo dovrà restituire la somma poiché si presuppone lo scioglimento del rapporto con il socio/tesserato fruitore del servizio.
Caso differente invece se l’impossibilità è solo temporanea poiché viene in soccorso il disposto dell’art. 1256 C.C. stabilendo al c. 2 che “il debitore finché essa perdura non...