IVA 17 Settembre 2024

Opere pubbliche e leasing in costruendo. Aspetti Iva

L’Agenzia delle Entrate torna, rispondendo ad un interpello, sul regime fiscale delle opere pubbliche realizzate dai Comuni. L’IVA ridotta non spetta per la realizzazione del nuovo municipio né per il corrispettivo del diritto di recesso da un leasing in costruendo.

L’Agenzia delle Entrate, con la risposta a un interpello posto da un Comune (29.07.2024, n. 162), ha indicato il regime Iva del corrispettivo applicato da una società di leasing a fronte del diritto di recesso dell’Ente Locale da un contratto di leasing in costruendo con costituzione del diritto di superficie sull’area di sedime. L’operazione, nel suo complesso, consisteva nella ristrutturazione di un ex edificio scolastico per realizzare un centro civico con annesso nuovo municipio.Il documento di prassi rappresenta nuovamente quanto è complessa la fiscalità delle opere pubbliche. Le cause sono molteplici: vastità delle destinazioni d’uso possibili (scuole, uffici, impianti sportivi, edifici per scopi sociali, ecc.), strette definizioni contenute nelle leggi in ambito edilizio/urbanistico (sulle quali la legge Iva si appoggia integralmente), modalità di finanziamento delle opere stesse (mutuo con affido in appalto, leasing, project financing o, più ampiamente, partenariato pubblico privato) ed infine, l’incomprensibilità di alcune scelte del legislatore nel negare le agevolazioni.Nel caso di specie, l’Agenzia delle Entrate non concede al Comune l’aliquota ridotta Iva del 10% sul corrispettivo di recesso dovuto al soggetto finanziatore. L’ente proponeva, alternativamente, la riconducibilità dell’opera tra quelle di ''urbanizzazione secondaria'' come cessione (n. 127-quinquies della Tab. A, P. III, del D.P.R. 633/1972) o come prestazione di servizi...

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