Consulenza aziendale, commerciale e marketing 11 Dicembre 2025

Pensare diversamente per scegliere meglio: il “Metodo dei 6 cappelli”

Come analizzare in modo strutturato questioni complesse da angolazioni differenti, combinando logica, emotività e fantasia per migliorare il processo decisionale e favorire soluzioni più efficaci e sostenibili nel tempo.

Trovare nuovi espedienti a vecchi dilemmi è una delle sfide più difficili di chi lavora in contesti dinamici. Ci si ritrova spesso a percorrere le stesse strade, a ragionare secondo gli stessi schemi e a ottenere quindi sempre gli stessi risultati. Esiste un modo per uscire da questa trappola mentale. Edward De Bono, esperto di creatività e problem solving, è stato il primo a introdurre un approccio che si contrappone all’ordinaria riflessione verticale, coerente e razionale. Si tratta del pensiero laterale che invita a guardare i problemi da altre prospettive, stimolando opzioni inaspettate. Ogni cappello rappresenta un modo differente di riflettere. Indossandoli metaforicamente si impara a separare le varie fasi del ragionamento e a stimolare tutte le aree del cervello, ottenendo una visione più completa e strategica del caso.1) Bianco: i fatti e i dati - Si studiano le informazioni oggettivamente senza giudizi. Serve per definire il punto di partenza e raccogliere gli elementi concreti della circostanza.2) Rosso: le emozioni e le intuizioni - Si dà spazio a sensazioni, percezioni e reazioni istintive. È utile perché spesso le decisioni nascono anche da fattori istintivi che è bene riconoscere e gestire.3) Giallo: l’ottimismo e le opportunità - È il cappello dell’atteggiamento propositivo. Aiuta a individuare gli aspetti favorevoli della situazione e a chiedersi cosa può funzionare e quali vantaggi sono possibili. 4) Nero: il giudizio critico - Serve per...

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