I cambiamenti climatici rappresentano e rappresenteranno in futuro una delle sfide più rilevanti da affrontare a livello globale e anche nel territorio italiano. In questo contesto è nata l’esigenza di pensare e redigere un piano di azioni di adattamento.
È evidente come l’aumento delle temperature e l’intensificarsi di eventi estremi connessi ai cambiamenti climatici (siccità, ondate di caldo, venti, piogge intense, ecc.) amplifichino i rischi naturali (fenomeni di dissesto, alluvioni, erosione delle coste, carenza idrica) i cui impatti economici, sociali e ambientali sono destinati a manifestarsi sempre di più nei prossimi decenni. In questo contesto, è nata l’esigenza di pensare e redigere un piano di azioni di adattamento.
L’obiettivo principale del PNACC (Piano nazionale adattamento cambiamenti climatici) è fornire un quadro di indirizzo nazionale per l'implementazione di azioni finalizzate a:
ridurre al minimo possibile i rischi derivanti dai cambiamenti climatici;
migliorare la capacità di adattamento dei sistemi socioeconomici e naturali;
trarre vantaggio dalle eventuali opportunità che si potranno presentare con le nuove condizioni climatiche.
Va ricordato che il percorso che il Ministero ha deciso di intraprendere consta di 2 fasi complementari e consecutive tra loro:
una prima fase che si conclude con l’approvazione del PNACC;
una seconda fase che si concretizzerà con l’avvio delle attività della struttura di governance del Piano per la definizione di modalità e strumenti settoriali e intersettoriali di attuazione delle misure del PNACC ai diversi livelli di governo.
La gestione...