Coop e terzo settore 01 Dicembre 2022

Prestiti sociali nelle coop: balzo in avanti dei tassi di riferimento

L’emissione da parte di Cassa Depositi e Prestiti di una nuova serie di Buoni fruttiferi postali ha rideterminato in deciso incremento i tassi di riferimento per le verifiche a livello fiscale da condurre a cura delle società cooperative.

In riferimento ai molteplici rapporti esistenti tra le società cooperative e i propri soci, diverse sono le correlazioni con la misura dei tassi dei Buoni fruttiferi postali, la cui determinazione avviene a cura della Cassa Depositi e Prestiti in occasione di ciascuna nuova emissione. In primo luogo, va ricordato come il richiamo a tale elemento assuma primaria importanza nell’ambito della verifica dei requisiti previsti dall’art. 2514 c.c., decisivi, unitamente alle condizioni di intensità dello scambio mutualistico previste dal precedente art. 2513, ai fini della qualifica di cooperativa a mutualità prevalente; la disposizione codicistica, nell’ambito delle cosiddette “clausole mutualistiche” da prevedere statutariamente (e da rispettare nel concreto), prevede il divieto di distribuire dividendi ai soci in misura superiore all’interesse massimo dei Buoni postali fruttiferi, aumentato di 2,5 punti rispetto al capitale effettivamente versato. Tuttavia, è nei rapporti di prestito sociale che il riferimento ai buoni postali assume maggiore rilevanza in riferimento al comparto fiscale. Uno dei requisiti posti a base dell’applicazione del regime agevolato previsto dall’art. 13 D.P.R. 601/1973, in relazione ai finanziamenti erogati da soci persone fisiche in favore delle cooperative di appartenenza, accanto ai limiti massimi previsti per ciascun prestatore, consiste in una limitazione in ordine al...

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