Il prestito sociale è un'importante fonte di finanziamento per le cooperative e consiste nell'apporto, da parte dei soci, di capitali rimborsabili. Per poter essere attuato, il prestito soci deve essere previsto dallo Statuto il quale ne definisce le modalità di raccolta e di impiego, nonché la natura fruttifera o infruttifera.
In caso di finanziamenti fruttiferi, le somme erogate ai soci a titolo di interesse sono soggette a una ritenuta alla fonte a titolo di imposta del 26% purché siano rispettate le condizioni di cui all'art. 13 D.P.R. 601/1973, ovvero:
- i versamenti e le trattenute devono essere effettuati esclusivamente per il conseguimento dell'oggetto sociale;
- il prestito non superi, per ciascun socio, l'ammontare massimo stabilito da apposito decreto ogni 3 anni. Per il triennio 2016-2018, i limiti risultano essere i seguenti:
. per i soci delle cooperative di manipolazione, trasformazione, conservazione e commercializzazione dei prodotti agricoli, per i soci delle cooperative di produzione e lavoro, nonché per i soci delle cooperative edilizie di abitazione: € 73.054,21 (nel triennio 2013-2015, pari a € 72.187,32);
. per i soci delle altre cooperative: € 36.527,10 (nel triennio 2013-2015, pari a € 36.093,66).
- gli interessi corrisposti sulle predette somme non superino la misura massima degli interessi spettanti ai detentori dei buoni postali fruttiferi maggiorata di due punti e mezzo....