In ambito cooperativo, gioca un ruolo fondamentale la verifica del requisito della mutualità prevalente, tenuto conto che da tale primo riscontro discendono i conseguenti benefici fiscali che la normativa ha da sempre riservato alle società cooperative, con particolare riferimento al comparto delle imposte dirette. In tal senso, per quanto previsto dall'art. 2513 C.C., si rileva il legame tra i criteri per la definizione della prevalenza e le risultanze del bilancio di esercizio.
La questione è stata oggetto di approfondimento in uno studio congiunto del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e dell'Alleanza delle Cooperative Italiane, studio finalizzato, tra l'altro, al coordinamento tra le norme codicistiche e le novità in materia di redazione dei bilanci societari, dettate dal D.Lgs. 139/2015. In particolare, il documento si propone di individuare le criticità e le particolarità che incidono sul calcolo della prevalenza mutualistica, alla luce dell'eliminazione dell'area straordinaria (ex aggregato E del conto economico) e dell'introduzione di nuovi criteri di valutazione o classificazione, per esempio, il nuovo criterio del costo ammortizzato.
Dei due possibili approcci (criterio di pura derivazione piuttosto che criterio di continuità), gli esperti concludono per il primo, ritenendo che il metodo più corretto sia il principio di derivazione dallo schema di...