È sotto gli occhi di tutti come anche il mondo delle professioni stia vivendo una trasformazione epocale guidata dall'intelligenza artificiale (AI). Per molti professionisti (avvocati, commercialisti, consulenti del lavoro, notai), questa rivoluzione tecnologica genera un misto di fascino e di preoccupazione. Ma quanto è fondato questo timore? E soprattutto, come possiamo trasformare questa sfida in opportunità? L’AI non è un concetto nuovo nel panorama tecnologico: Alan Turing e John McCarthy già decenni fa riflettevano sui meccanismi logici che permettono a una macchina di “ragionare”. Famoso, infatti, è il test che prende il nome dal suo ideatore (Test di Turing) per identificare quando una macchina può essere considerata “intelligente”. Tuttavia, ciò che oggi rende l’AI così pervasiva è la potenza di calcolo e la disponibilità di enormi quantità di dati (big data). Se fino ai primi anni 2000 si poteva parlare di Intelligenza Artificiale (espressione che risale al 1956), oggi si parla di Intelligenza Artificiale Generativa ed è questa ad aver avuto diffusione dal 2022, quando OpenAI ha lanciato sul mercato ChatGPT 3.5, aprendo la strada a questa nuova epoca rivoluzionaria.Futuro in numeri - I dati sono una prima guida verso il futuro. Secondo le più recenti stime del World Economic Forum, l'AI genererà entro la fine del 2025 circa 97 milioni di nuovi posti di lavoro, a fronte di 85 milioni che potrebbero essere automatizzati. Non si tratta di...