Il quadro VQ della dichiarazione Iva 2025 rappresenta lo strumento fondamentale per trasformare i crediti Iva "virtuali" in crediti effettivamente utilizzabili. Introdotto a partire dal modello Iva 2020, questo quadro consente di recuperare gradualmente i crediti che erano stati "congelati" a causa di omessi versamenti periodici negli anni precedenti. L'introduzione delle comunicazioni periodiche Iva (LIPE) nel 2017, ai sensi dell'art. 21-bis D.L. 78/2010, ha radicalmente modificato la gestione degli omessi versamenti periodici. Prima delle LIPE, gli omessi versamenti incidevano direttamente sul saldo finale della dichiarazione, aumentando il debito o riducendo il credito. Oggi, invece, ogni liquidazione periodica costituisce un debito autonomo, recuperabile separatamente dall'Agenzia delle Entrate.In presenza di versamenti periodici omessi, il credito Iva che sarebbe emerso con versamenti regolari viene "congelato" e diventa un credito meramente "potenziale" o "virtuale", indicato nel rigo VL41. Questo credito torna nella disponibilità del contribuente solo quando vengono effettuati i versamenti precedentemente omessi, attraverso la compilazione del quadro VQ nelle dichiarazioni degli anni successivi (esempio). Il quadro VQ permette di determinare il credito maturato a seguito di versamenti di Iva periodica non spontanei, effettuati a seguito di comunicazioni di irregolarità, cartelle di pagamento o ripresi dopo sospensioni per eventi eccezionali. L'ammontare del credito...