Con nota 29.12.2021, n. 19740 il Ministero del Lavoro affronta il tema dell’applicazione del D.M. 5.03.2020, n. 39, che è stato emanato in attuazione delle disposizioni di cui all’art. 13, cc. 1-3 D.Lgs. 117/2017 alle Onlus.
Come esplicitamente rilevato nella nota 19740/2021, il D.M. Lavoro n. 39/2021 presenta 3 profili fondamentali, afferenti rispettivamente all’oggetto, all’ambito di applicazione soggettivo, e all’efficacia temporale. In questa sede, non ci occuperemo dell’oggetto e, cioè, della modulistica specifica per il bilancio di esercizio degli ETS.
Con riferimento, poi, all’ambito soggettivo di applicazione, la nota ricorda che i soggetti tenuti all’utilizzo della modulistica elencata sono gli ETS (si veda l'art. 13, cc. 1 e 2 del CTS), con salvezza delle specifiche disposizioni riguardanti gli ETS che esercitano la propria attività esclusivamente o principalmente in forma di impresa commerciale (si veda l’art. 13, cc. 4 e 5 del CTS), che devono redigere il bilancio secondo gli schemi del Codice Civile.
È questo il punto su cui il Ministero non prende posizione: quando si può dire che un ente del Terzo settore esercita la propria attività esclusivamente o principalmente in forma di impresa commerciale?
A noi sembra che la risposta vada cercata nella nozione di impresa contenuta nel Codice Civile.
Ai sensi dell’art. 2082 c.c., l’impresa è l’esercizio di un’attività svolta dall’imprenditore, definita dai seguenti requisiti: economicità (autosufficienza economica, almeno tendenziale); professionalità (abitualità); organizzazione...