Verso la fine degli anni '80, molti guardavano con diffidenza quelle strane macchine grigie, convinti che non avrebbero mai preso il posto della fidata macchina da scrivere. Oggi ci ripensiamo sorridendo, mentre ogni scrivania ha il suo bel computer in dotazione. La stessa resistenza al cambiamento si ripresenta ogni volta che una nuova innovazione si affaccia in ogni contesto della vita, anche nella professione naturalmente. Cerchiamo allora di capire cosa si intende per resistenza al cambiamento? È quella forza inconscia che ci porta a rimanere nella zona di comfort, quella voce dentro che dice "va bene così, non rischiare". Dal punto di vista psicologico, è una naturale reazione difensiva del nostro cervello quando deve affrontare la novità, quindi l'incertezza.Radici profonde della resistenza - Nel mondo degli studi professionali, le resistenze sono ancora più radicate e sono collettive, perché sono abitudini di lavoro, spesso nascoste sotto procedure consolidate e, come sappiamo, non si cambia la strada vecchia per la nuova se non si è sicuri; e poiché sicuri non si è mai ... ecco che è meglio non cambiare. Dobbiamo poi pensare che il commercialista e il consulente del lavoro hanno costruito la propria autorevolezza su competenze specifiche, sviluppate con gli anni: quando arriva una novità tecnologica, come da ultimo l’intelligenza artificiale, non viene messo in discussione solo il modo di lavorare, ma la stessa identità professionale; al punto che ci si...