Consulenza aziendale, commerciale e marketing 21 Agosto 2025

Quick fix, il correttivo alla CSRD tra opportunità lati oscuri

L’11.07.2025 la Commissione europea ha introdotto un Regolamento Delegato volto a modificare aspetti operativi della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), limitatamente alle imprese già soggette alla precedente direttiva Non Financial Reporting Directive (NFRD).

Con questa misura, la Commissione mantiene invariata l’architettura normativa della direttiva 2022/2464/UE, intervenendo sul piano operativo attraverso un insieme coordinato di proroghe, alleggerimenti procedurali e semplificazioni tecniche, finalizzati a rendere più graduale e proporzionata l’attuazione degli obblighi nei primi esercizi applicativi. Le misure correttive introdotte, note con il termine “quick-fix”, rispondono all’esigenza di sanare una disparità applicativa generatasi nel calendario di attuazione della CSRD, a seguito del rinvio concesso ad alcune categorie di imprese. L’applicazione della CSRD, infatti, è organizzata per fasi successive, denominate “ondate” (waves), in base alla dimensione e alla tipologia delle imprese obbligate. La prima ondata comprende le imprese già soggette alla precedente direttiva NFRD, ossia enti di interesse pubblico (banche, assicurazioni, società quotate) con oltre 500 dipendenti. Per queste imprese, l’obbligo di rendicontazione secondo gli ESRS decorre già dall’esercizio 2024 (con deposito nel 2025). La seconda ondata include le altre imprese europee che superano almeno due dei seguenti tre criteri dimensionali: oltre 250 dipendenti, più di 50 milioni di euro di fatturato netto, oppure oltre 25 milioni di euro di totale attivo. L’entrata in vigore per questa categoria era prevista per l’esercizio 2025, ma è stata posticipata al 2026 con la cosiddetta Stop-the-clock Directive UE 2025/794. In...

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