Coop e terzo settore 10 Giugno 2019

Raccolta pubblica di fondi per enti del Terzo settore


L'art. 79, c. 4, lett. a) del Codice del Terzo settore sancisce per gli ETS non commerciali, in piena analogia con quanto stabilito dall'art. 143, c. 3, lett a) del TUIR, la non imponibilità dei “fondi pervenuti a seguito di raccolte pubbliche effettuate occasionalmente anche mediante offerte di beni di modico valore o di servizi ai sovventori, in concomitanza di celebrazioni, ricorrenze o campagne di sensibilizzazione”. Si fa notare che le attività occasionali di raccolte pubbliche di fondi sono altresì escluse da IVA ed esenti da ogni altro tributo. Per completezza di argomento, aggiungiamo che il c. 6 dell'art. 85 per le associazioni di promozione sociale prevede la decommercializzazione delle vendite di beni acquisiti da terzi a titolo gratuito ai fini di sovvenzione, a patto che la vendita sia curata direttamente dall'organizzazione, senza alcun intermediario e sia svolta senza l'impiego di mezzi organizzati professionalmente per fini di concorrenzialità sul mercato. In parallelo, ai sensi dell'art. 84, c. 1, lett. a), per le organizzazioni di volontariato (ODV) non si considerano commerciali le seguenti attività, se svolte alle condizioni di cui sopra: - vendita di beni acquisiti da terzi a titolo gratuito o prodotti dagli assistiti; - cessione di beni prodotti dagli assistiti e dai volontari; - somministrazione di alimenti e bevande in occasione di raduni, manifestazioni, celebrazioni e simili, a...

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