Coop e terzo settore 05 Luglio 2021

Ramo Ets, la sorte dei beni quando si perde tale qualifica

Cosa accade al patrimonio di un ramo di Terzo Settore di un ente religioso quando si è cancellati dal RUNTS? Una domanda che deve essere affrontata per decidere se e come assumere la qualifica di Terzo Settore o di impresa sociale.

Nonostante il RUNTS non sia ancora operativo, i soggetti che stanno valutando i pro e i contro per decidere se e come assumere la qualifica di Terzo Settore (o di impresa sociale, con l’iscrizione nell’apposita sezione del Registro delle Imprese) devono considerare anche la sorte che avrà il patrimonio nell’eventualità che l’ente sia cancellato dal registro per carenza dei requisiti o per scelta volontaria. L’art. 9 del Codice prevede che “il patrimonio residuo è devoluto […] ad altri enti del Terzo settore secondo le disposizioni statutarie o dell’organo sociale competente o, in mancanza, alla Fondazione Italia Sociale”. L’art. 50, c. 2 prevede che la devoluzione riguardi “l’incremento patrimoniale realizzato negli esercizi in cui l’ente è stato iscritto nel Registro unico nazionale”. La domanda è rilevante anche per gli enti religiosi che intendono istituire un ramo di Terzo Settore, ma assume profili del tutto particolari in quanto – diversamente dai soggetti che acquisiscono la qualifica di Terzo Settore solo integralmente (fondazioni e associazioni) – gli enti religiosi possono determinare quali dei loro beni confluiranno all’interno del cosiddetto “patrimonio destinato”, che deve essere gestito e amministrato osservando i vincoli di cui all’art. 8 (obbligo di utilizzare il patrimonio, nonché gli eventuali...

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