Le linee guida per la rendicontazione del contributo 5 per mille destinato agli enti della ricerca scientifica/Università e alla ricerca sanitaria (più oltre “enti della ricerca”) sono diverse rispetto a quelle degli enti del volontariato.
Anche la forma del rendiconto è differente: i relativi ministeri (MIUR e Salute) chiedono di produrre un documento basato sulla rendicontazione “a progetto” che riporti sia l'importo complessivo del progetto, sia la quota parte finanziata mediante il 5 per mille.
Questa non è l'unica differenza: mentre per gli enti del volontariato, se si acquistano beni ammortizzabili, questi beni partecipano integralmente alla rendicontazione nell'anno in cui è avvenuto l'esborso finanziario (cash outflow), gli enti della ricerca rendicontano in base alle quote di ammortamento delle immobilizzazioni, rapportate alla durata del progetto.
In altri termini, se un bene è ammortizzabile al 20%, la spesa eligibile sarà pari all'ammortamento imputabile al progetto per la durata del progetto stesso. Più precisamente, posto che il progetto di cui sopra duri 2 anni (ma l'ammortamento del bene in questione si chiude in 5 anni), potranno essere portate in rendicontazione solo due annualità dell'ammortamento.
Queste diverse modalità comportano alcune sfasature rispetto alle disposizioni indicate nel D.Lgs. 111/2017 che impongono la spesa dei...