Quando uno studio professionale cresce, anche la sua organizzazione interna deve evolversi. È fisiologico: più aumenta il personale, più diventa importante strutturare un sistema che preveda figure di responsabilità intermedia. Non per gerarchia, ma per garantire coordinamento, supporto operativo e collegamento tra direzione e team.In un organigramma ideale troviamo tre livelli: direzione; responsabili d’area; operativi.La direzione stabilisce gli obiettivi; i responsabili li traducono in indicazioni operative e supportano il lavoro dei collaboratori, raccogliendo feedback e monitorando i risultati. Gli operativi eseguono le attività e segnalano eventuali problemi o criticità, alimentando così un flusso informativo essenziale.A guidare questo flusso dovrebbero esserci due macro-obiettivi: efficacia ed efficienza.L’efficacia riguarda la qualità, ovvero la capacità di trasformare le risorse nel risultato corretto e risolutivo per il quale abbiamo deciso di investirle.L’efficienza consiste nella capacità di produrre il risultato con il minor impiego possibile di risorse, senza scendere a compromessi sulla qualità.Se sull’efficacia c’è grande attenzione (perché impatta sulla soddisfazione del cliente e sulla reputazione dello studio), sull’efficienza il discorso è diverso: pochi riescono davvero a misurarla, valutarla e soprattutto migliorarla.Qui entra in gioco uno strumento cruciale: il Sistema di Pianificazione e Controllo.Molti professionisti...