Riforma dello sport e obbligo adeguamento statutario
Con l’entrata in vigore il 1.07.2023 della Riforma dello Sport si prevede che i sodalizi sportivi, siano essi ASD o SSD, debbano adeguare i propri statuti al dettato normativo previsto dal D.Lgs. 36/2021 entro il prossimo 31.12.2023.
La Riforma dello Sport è ormai una realtà con la quale occorre rapportarsi, anche se numerosi sono i temi non chiari e le norme che necessitano di precisazioni, auspicando che il decreto correttivo bis approvato il 1.06.2023 in bozza possa a breve essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale in modo che molti dubbi trovino una risposta e che le modifiche prospettate ad alcuni articoli siano definitivamente apportate e, ove possibile, semplificati gli adempimenti.
Tra i vari temi oggetto di riflessione da parte dei sodalizi sportivi vi è sicuramente, oltre alla nuova disciplina del lavoro sportivo, anche l’obbligo di adeguamento dello statuto alle indicazioni contenute nell’art. 7 D. Lgs. 36/2021.
In premessa occorre ricordare che il decreto correttivo bis interviene su questo punto con un’importante precisazione: “la mancata conformità dello statuto ai criteri di cui al comma 1 (art. 7 D. Lgs. 36/2021) rende inammissibile la richiesta di iscrizione al Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche e, per quanti vi siano già iscritti, comporta la cancellazione d’ufficio dallo stesso. Le associazioni e le società sportive dilettantistiche uniformano i propri statuti alle disposizioni del presente Capo I entro il 31.12.2023”.
Viene quindi fornita la data entro la quale occorrerà modificare il proprio statuto e quali saranno le gravi conseguenze in caso di inadempimento....