Coop e terzo settore 20 Ottobre 2022

Riforma dello Sport, i nuovi rapporti di lavoro

Il decreto correttivo al D.Lgs. 36/2021 di Riforma dello Sport, che entrerà in vigore il 1.01.2023, ha riscritto la normativa sui rapporti di lavoro nello sport dilettantistico e professionistico

La Riforma del lavoro sportivo, attuata dal D.Lgs. 36/2021 e integrata dal decreto correttivo 28.09.2022, che ne modifica molti aspetti, sarà una radicale trasformazione nella gestione dei rapporti di lavoro all’interno dei sodalizi sportivi, che per molti anni hanno applicato la normativa ex artt. 67 e 69 TUIR in maniera non sempre legittima e con numerosi ambiti di incertezza e contestazione. La nuova legislazione introduce il concetto di lavoratore sportivo e le tipologie contrattuali ad esso applicabili stabilendo una ripartizione nello sport dilettantistico che si può riassumere come segue in maniera molto sintetica: volontari; lavoratori sportivi; altri lavoratori. L’art. 25, D.Lgs. 36/2021, integrato dal correttivo, stabilisce che “E’ lavoratore sportivo l’atleta, l’allenatore, l’istruttore, il direttore tecnico, il direttore sportivo, il preparatore atletico e il direttore di gara che, senza alcuna distinzione di genere e indipendentemente dal settore professionistico o dilettantistico, esercita l’attività sportiva verso un corrispettivo. È lavoratore sportivo anche ogni tesserato che svolge verso un corrispettivo le mansioni rientranti, sulla base dei regolamenti dei singoli enti affilianti, tra quelle necessarie per lo svolgimento di attività sportiva, con esclusione delle mansioni di carattere amministrativo-gestionale” Le mansioni e i ruoli che potranno applicare...

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