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Associazioni sportive dilettantistiche e sport
16 Novembre 2024
Rimborsi ai volontari in ambito sportivo dilettantistico
Con la novella introdotta dal D.L. 71/2024 ogni organismo affiliante deve individuare quelle tipologie di spese e quelle attività di volontariato per cui sono ammessi i rimborsi forfettari. Occorrerebbe tuttavia evitare di sostituirsi al legislatore con interpretazioni estensive.
I sodalizi sportivi dilettantistici, nello svolgimento delle proprie attività istituzionali, possono avvalersi dell’opera gratuita di volontari, le cui prestazioni sono regolamentate dall’art. 29 D.Lgs. 36/2021.Inizialmente, in analogia con quanto previsto dal Codice del Terzo Settore, è stata esclusa ogni forma di rimborso forfettario, fattispecie ora invece riconosciuta, a partire dal 1.06.2024, per quelle spese sostenute per attività svolte dai volontari sportivi, anche nel proprio Comune di residenza, nel limite complessivo di 400 euro mensili (art. 3 D.L. 71/2024 a modifica dell’art. 29, c. 2 D.Lgs. 36/2021).Detti rimborsi non concorrono alla formazione del reddito del percipiente, bensì determinano la soglia di franchigia previdenziale (5.000 euro) e fiscale (15.000 euro), prevista rispettivamente dall’art. 35 c. 8-bis e dall’art. 36, c. 6 D.Lgs. 36/2021.Seppur la novella sia stata accolta con favore dal mondo sportivo dilettantistico è bene evidenziare che non si tratta di un’agevolazione. Infatti, l’erogazione delle suddette somme obbliga le ASD/SSD a comunicare, tramite l’apposita sezione del Registro nazionale delle Attività Sportive dilettantistiche, i nominativi dei percettori e i relativi importi entro la fine del mese successivo al trimestre di svolgimento delle prestazioni. Premesso che correlare un “rimborso forfettario” al concetto di “spese sostenute” appare alquanto originale, la volontà del legislatore è quella di evitare...