Altre imposte indirette e altri tributi
17 Dicembre 2025
Rinviata al 1.01.2027 la decorrenza dei nuovi Testi Unici tributari
Il differimento al 1.01.2027 dell’efficacia dei nuovi Testi Unici fiscali, disposto dal decreto Milleproroghe, offre tempo per il coordinamento normativo, ma prolunga l’incertezza applicativa per operatori e contribuenti.
Il decreto Milleproroghe, approvato l’11.12.2025 dal Consiglio dei Ministri, ha formalizzato il rinvio dell’entrata in vigore dei principali Testi Unici fiscali dal 1.01.2026 al 1.01.2027. Lo slittamento interessa i 5 Testi Unici già pubblicati in Gazzetta Ufficiale (sanzioni tributarie amministrative e penali, tributi erariali minori, giustizia tributaria, versamenti e riscossione, imposta di registro e altri tributi indiretti) e si inserisce nella riforma organica del sistema tributario avviata con la legge delega (L. 111/2023).La ratio tecnica del rinvio è duplice: da un lato, consentire un più efficace coordinamento tra le nuove disposizioni e la stratificazione normativa preesistente, dall’altro, permettere agli operatori (amministrazioni, professionisti, imprese, fornitori di software) di adeguarsi a un impianto normativo complesso e ancora in evoluzione. Il differimento si allinea inoltre con la tempistica concessa al Governo per l’adozione dei Testi Unici ancora mancanti, tra cui spicca quello sull’Iva, la cui approvazione definitiva è attesa entro la fine del 2025.Dal punto di vista sistematico, la scelta di posticipare l’efficacia dei Testi Unici risponde all’esigenza di evitare l’entrata in vigore “a rate” di norme settoriali, che avrebbe potuto generare vuoti normativi temporanei, criticità applicative e incertezze interpretative, in contrasto con gli obiettivi di semplificazione e certezza giuridica perseguiti dalla riforma. Tuttavia,...