Coop e terzo settore 20 Luglio 2022

Ristorni a capitale nelle coop: va in scena il conflitto generazionale

Circa la delibera per l’eventuale tassazione immediata e agevolata dei ristorni a capitale, si assiste nelle assemblee delle coop a una netta contrapposizione tra soci portatori di interessi opposti, anche semplicemente in ragione dell’età.

Volge ormai al termine la stagione assembleare anche per le società cooperative, chiamate dallo scorso periodo primaverile all’approvazione del bilancio dell’esercizio chiuso al 31.12.2021. In qualche situazione, da un po' di tempo a questa parte, i soci riuniti in assemblea sono stati sollecitati a valutare, oltre che il contenuto del bilancio di esercizio, anche la nuova opzione a disposizione, in ordine alla tassazione dei ristorni mutualistici di cui all’art. 2545-sexies c.c., portati a incremento del capitale sociale. Come noto, per effetto delle novità introdotte dalla legge di Bilancio 2021, è stato previsto un nuovo regime (facoltativo) di tassazione dei ristorni attribuiti dalle società cooperative ai propri soci, mediante aumento del capitale sociale. Per effetto di quanto previsto dall’art. 1, cc. 42 e 43 L. 178/2020, le cooperative hanno la facoltà di applicare nei confronti di soci persone fisiche, previa deliberazione dell'assemblea, la ritenuta del 12,5% a titolo d'imposta all'atto della loro attribuzione a capitale sociale, in alternativa rispetto a quanto previsto dalle previgenti disposizioni, che prevedono, in via ordinaria, la tassazione rinviata al momento della restituzione del capitale sociale (precedentemente aumentato con imputazione di detti ristorni), con applicazione della ritenuta a titolo di imposta del 26%. La disposizione, oltre a esplicare efficacia in relazione ai...

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