Nel competitivo mercato dei servizi professionali, la tentazione di abbassare i prezzi per conquistare nuovi clienti può sembrare una scorciatoia allettante. Ma per commercialisti, avvocati e consulenti del lavoro, praticare sconti rappresenta davvero una strategia efficace di marketing? La risposta è complessa e richiede un'analisi approfondita delle dinamiche psicologiche, deontologiche e commerciali che caratterizzano le professioni ordinistiche.Paradosso dello sconto: quando meno costa di più - La psicologia del prezzo insegna che il valore percepito di un servizio professionale è strettamente legato al suo costo. Secondo uno studio riportato dall'Ordine dei Commercialisti di Torino, i clienti tendono a valutare la competenza di un professionista anche attraverso il suo pricing. Un compenso troppo basso può generare sospetto: "Se costa così poco, sarà davvero competente?". Questa percezione rischia di innescare un circolo vizioso dove lo sconto, anziché attrarre clienti di qualità, seleziona negativamente quelli motivati esclusivamente dal prezzo più basso.Rischi concreti: deontologia e sostenibilità economica - La questione degli sconti per i professionisti ordinistici non è solo strategica, ma anche deontologica. Diverse indagini hanno evidenziato come consulenze gratuite o a prezzi eccessivamente ridotti possano, inoltre, esporre i professionisti a conseguenze disciplinari. Il Consiglio Nazionale Forense, in particolare, ha chiarito che offerte troppo...