Nella comunicazione ufficiale 26.04.2024 rivolta al Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica (MASE), la Commissione Europea ha chiarito che i residui derivanti dalla manutenzione del verde, sia pubblico che privato, devono essere considerati rifiuti e non "sottoprodotti". L’argomento ha notevoli implicazioni anche economiche, dal momento che in Italia si producono poco meno di 1,8 milioni annui di tonnellate di sfalci e potature (dati 2023) e il MASE ne ipotizzava uno sfruttamento particolare, chiedendo lumi a Bruxelles sulla classificazione della frazione verde destinata alla produzione di compost e biogas (lettera del 20.02.2024, n. 0031612). Come noto, la normativa ambientale (D.Lgs. 152/2006) è finita più volte nel mirino di Bruxelles ed è stata ripetutamente modificata proprio in relazione alla definizione di rifiuto contenuta agli artt. 183 e 185.
La distinzione tra sottoprodotti e rifiuti ha implicazioni significative nella gestione degli sfalci e potature:
rifiuti: sono soggetti a tutti i rigorosi obblighi previsti dalla normativa sui rifiuti, inclusi quelli relativi al trasporto, allo stoccaggio, al trattamento e allo smaltimento. Devono essere gestiti da operatori autorizzati e monitorati dalle autorità competenti;
sottoprodotti: i sottoprodotti, al contrario, non sono considerati rifiuti se soddisfano specifiche condizioni stabilite dalla Direttiva 2008/98/CE. In tal caso, possono essere...