Consulenza aziendale, commerciale e marketing
01 Febbraio 2025
Si dice il peccato e anche il peccatore!
Deontologia professionale e norme di buona educazione fanno sì che non si debba parlar male del concorrente. Come ci si comporta nel confronto con un collega/concorrente?
A dire il vero, il proverbio è un po' diverso: si dice il peccato e non il peccatore. Come questo ragionamento può essere applicato nel momento in cui un consulente incontra un nuovo potenziale cliente?Ipotizziamo che il titolare di un’azienda incontri alcuni professionisti per poi decidere a chi affidare l'incarico. Mentre il cliente spiega e fornisce qualche dettaglio sulle proposte di collaborazione ricevute, il professionista si rende conto che la proposta che è stata fatta al cliente da un collega/concorrente non è la migliore per risolvere le sue problematiche.Oppure il professionista sa con certezza che il collega citato, seppur bravissima persona, non è poi preparatissimo su quegli specifici argomenti, è più un generalista che prende qualsiasi lavoro pur di fatturare.La tentazione di descrivere al cliente le difficoltà che avrà affidando l’incarico a quest’altro collega è molto grande.Proviamo a esaminare questa situazione da un punto di vista dei risultati per il cliente, tenendo per ora da parte l'eventuale interesse del professionista a far sì che il cliente gli affidi l'incarico.Per chiarire meglio il concetto, permettetemi un esempio: se veniste a conoscenza che vostro figlio inizia a frequentare una persona (o gruppo, o ...setta) malfamata, penso che per il suo bene glielo direste immediatamente. A volte, le comunicazioni negative fatte per il bene della persona che abbiamo di fronte, potrebbero davvero aiutarlo nelle scelte di vita.Esaminiamo...