Pidocchi, cimici, pulci e vermi solitari sono stati compagni dell’umanità dall’alba dei tempi. Eppure, il parassita principale dell'era moderna non è un invertebrato che si nutre di sangue umano, ma un elegante oggetto di vetro e polimeri che trova il suo ambiente naturale in ogni essere umano con una connessione Wi-Fi. Lungi dall'essere strumenti innocui, gli smartphone parassitano il nostro tempo, la nostra attenzione e le nostre informazioni personali, in nome e nell'interesse di un pugno di colossi tecnologici e dei loro inserzionisti. Se osservato sotto questa lente, lo smartphone pone rischi sociali unici, lasciando aperta la discussione sui vantaggi e benefici che ci restituisce.Il parassita è una specie che trae vantaggio da una stretta relazione con un'altra specie, che lo ospita e ne paga il costo. La pulce (Pulex irritans) ospitata dal ratto può adattarsi all’ospite umano e trasmettere la peste. Il pidocchio del capo (Pediculus humanus capitis), la tenia o verme solitario, la cimice dei letti, ecc., come la pulce, ci hanno portato enormi fastidi e malattie più o meno mortali, ma probabilmente anche una spinta all’igiene. Gli smartphone hanno cambiato radicalmente le nostre vite. Dagli spostamenti in città alla gestione di malattie croniche come il diabete, questi dispositivi tecnologici tascabili semplificano la vita a tal punto, che la maggior parte di noi raramente ne fa a meno. Eppure, nonostante i vantaggi, molti sono ostaggi del proprio...