Se nella maggioranza dei casi il 31.12.2023 segna la fine del superbonus al 110%, per gli enti del Terzo settore l'agevolazione rimane ancora in vita al ricorrere di precise condizioni.
Terminato con il 31.12.2023 il superbonus nella misura del 110%, salvo eccezioni, inizia il décalage previsto dalla norma con la riduzione al 70% per le spese sostenute nel 2024 e al 65% per quelle sostenute nel 2025. Tra le eccezioni troviamo gli enti del Terzo settore che, al ricorrere di precise condizioni, mantengono la maxi-detrazione nella misura originaria fino al 31.12.2025.
I soggetti interessati sono quelli indicati nell'art. 119, c. 9, lett. d-bis) D.L. 34/2020 e precisamente le Onlus, le ODV e le APS, regolarmente iscritte nei relativi registri. Il c. 10-bis prevede altresì per gli enti del Terzo settore una speciale modalità di calcolo dei massimali, considerato che gli immobili da essi utilizzati sono spesso di rilevanti dimensioni e, in assenza di questa disposizione, sarebbero eccessivamente penalizzati.
Gli immobili devono rientrare nelle categorie catastali B/1, B/2 e D/4 per beneficiare delle disposizioni di cui al c. 10-bis, in base al quale il limite ordinario viene moltiplicato per il rapporto tra la superficie complessiva degli immobili e la superficie media ricavabile dall’Osservatorio del mercato immobiliare. Tra i requisiti essenziali, affinché tali enti rientrino nelle disposizioni di cui al c. 10-bis, c’è lo svolgimento di attività di prestazione di servizi socio-sanitari e assistenziali e che i membri del Consiglio di amministrazione non percepiscano compensi o indennità di...