Predisposizione automatica dei dichiarativi: velocità e precisione mai viste prima - I software basati su AI sono oggi potenzialmente in grado di elaborare modelli come il 730, il Modello Redditi e l'Iva, recuperando le informazioni direttamente dalla contabilità e dai documenti del cliente. Ma la vera rivoluzione sta nelle capacità predittive e di ottimizzazione: questi sistemi non si limitano a compilare i campi, ma suggeriscono strategie di ottimizzazione fiscale, simulano scenari alternativi e identificano potenziali criticità. Ad esempio, l'AI può analizzare lo storico delle dichiarazioni precedenti, confrontandolo con la situazione attuale, e suggerire automaticamente deduzioni o detrazioni che potrebbero essere sfuggite. Può inoltre simulare diverse scelte fiscali, permettendo al professionista di consigliare al cliente la strategia più vantaggiosa.
Questo approccio non solo riduce i tempi di preparazione (con risparmi stimati tra il 40% e il 60%), ma eleva anche la qualità della consulenza offerta, trasformando un adempimento burocratico in un'opportunità di pianificazione strategica. Per queste attività, Gemini (Google AI) e ChatGPT (OpenAI) offrono funzionalità particolarmente avanzate grazie alla capacità di elaborare complessi calcoli e simulazioni. Il vero limite, come vedremo, è la qualità dei dati su cui sono stati addestrati.
Controlli preventivi e diagnostici avanzati - Gli accertamenti fiscali rappresentano uno degli incubi ricorrenti sia per i commercialisti che per i loro clienti. L'intelligenza artificiale offre oggi strumenti sofisticati per ridurre drasticamente questo rischio, grazie a controlli preventivi e diagnostici automatizzati di estrema precisione.
Gli algoritmi AI sono in grado di analizzare migliaia di parametri e variabili, confrontandoli con database normativi costantemente aggiornati, per identificare potenziali anomalie o incongruenze prima della trasmissione telematica. Ma non si limitano a segnalare il problema: suggeriscono anche possibili soluzioni e azioni correttive, basandosi su casi simili risolti in precedenza.
In quest'area, assistenti AI come Claude (Anthropic) e Perplexity AI dimostrano particolari punti di forza, grazie alla loro capacità di analisi contestuale e predittiva. Anche in questo caso la qualità del dato determina l’affidabilità degli output.
Miglioramento della qualità del servizio - L'intelligenza artificiale non si limita a rendere più efficienti i processi, ma ne può migliorare anche la qualità, tramite:
- maggiore accuratezza. La riduzione degli errori manuali si traduce in una contabilità più precisa e affidabile;
- tempestività. Le informazioni sono disponibili in tempo reale, permettendo decisioni più rapide e informate;
- personalizzazione. I servizi possono essere calibrati in base alle specifiche esigenze di ciascun cliente;
- proattività. Il professionista può anticipare problemi e opportunità, anziché limitarsi a reagire agli eventi.
Limiti attuali: una visione realistica - Nonostante gli indubbi vantaggi, è importante mantenere una visione realistica delle attuali capacità dell'intelligenza artificiale nel settore contabile e fiscale. La personalizzazione della knowledge su cui l’AI si fonda è fondamentale: gli strumenti generalisti che abbiamo citato (ChatGPT, Claude, Perplexity e Gemini) sono potenzialmente già in grado di operare nella direzione indicata; il vero problema è la qualità dei dati su cui sono stati addestrati (presi dal web), con conseguente rischio di errori (c.d. “allucinazioni”) che rendono i risultati poco affidabili e quindi soggetti a severi controlli da parte del professionista prima di poterli utilizzare.
L'AI resta ancora uno strumento di supporto che velocizza, ma non può e non deve sostituire l’attività del professionista e dei suoi collaboratori.
Siamo ancora in una fase di work in progress e probabilmente da qui a pochi anni, se non mesi, la situazione sarà più matura per poter concretamente ridurre del 50-60% il tempo dedicato a determinate attività chiamate commodity. La raccomandazione, in ogni caso, è di affidarsi sempre a strumenti professionali e specialistici della materia di interesse, piuttosto che a strumenti generalisti che possono far sicuramente risparmiare tempo per alcune fasi delle attività, ma non certo automatizzare l’intero processo.
