Altre imposte indirette e altri tributi 21 Dicembre 2023

Tari: onere del contribuente provare la superficie tassabile

Qualora il contribuente voglia ottenere una riduzione dell’ammontare della Tari, sarà suo onere provare l’effettiva misura delle superfici tassabili (Corte di Cassazione, sentenza 14.11.2023, n. 31702).

Il caso trae origine da un sollecito di pagamento dell’imposta Tari emesso dall’Amministrazione nei confronti di una società. Il pagamento riguardava l’annualità 2015 e trovava il proprio fondamento nella disponibilità in capo al soggetto ingiunto di un’area necessaria allo svolgimento delle attività aziendali. La società intimata ricorreva alla Commissione tributaria provinciale che ne accoglieva la tesi difensiva. Alle medesime conclusioni giungevano i giudici della Commissione tributaria regionale ai quali si era rivolta l’Amministrazione Finanziaria al fine di ottenere l’annullamento della decisione dei magistrati di primo grado. Anche secondo i giudici della Commissione tributaria regionale, l’azione dell’Amministrazione presentava aspetti d’illegittimità in quanto posta in essere contrariamente alle disposizioni in materia di applicazione della Tari. L’Amministrazione ricorreva allora in Cassazione, dove il procedimento veniva deciso con la sentenza qui in commento (sentenza 14.11.2023, n. 31702). I giudici della Corte accolgono le ragioni dell’Amministrazione con un’argomentazione basata sull'esame delle precedenti sentenze di Cassazione e della normativa in materia di imposte sui rifiuti. Da un esame di tali fattori emerge con tutta evidenza l’effettiva operatività dell’imposta nel caso in esame. La Tari, infatti, richiede la...

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