Consulenza aziendale, commerciale e marketing 17 Dicembre 2025

Termodinamica del prompt: regolare la temperatura per dominare l’AI

I parametri dei modelli generativi agiscono come variabili termodinamiche: temperatura, top-p, penalità e contesto regolano la precisione informativa. Il professionista deve saperli calibrare per evitare errori e allucinazioni dell’AI.

Un modello generativo è un motore probabilistico di produzione cognitiva che crea contenuti a partire da ciò che ha assimilato, integrando regole, contesto e parametri di controllo della variabilità. L’impiego crescente di modelli generativi nelle professioni legali, fiscali e di governance sta inaugurando una fase in cui l’intelligenza artificiale non è più supporto accessorio, ma componente strutturale dei processi decisionali. Questa evoluzione, tuttavia, presenta un rischio sistemico spesso sottovalutato: l’uso non controllato dell’AI genera spesso informazioni fuorvianti, soprattutto quando si opera in ambiti ad alta densità regolatoria come il diritto. Le cosiddette “allucinazioni” non sono un difetto accidentale, bensì l’esito prevedibile di una configurazione inadeguata dei parametri che governano la generazione del testo. Nel contesto professionale questo fenomeno apre un evidente gap di competenze: molti utenti adottano strumenti LLM senza padroneggiare la loro architettura di generazione probabilistica. I modelli generativi non ragionano per regole, ma per distribuzioni. Ogni risposta è il risultato di un equilibrio fra ordine e variabilità, equilibrio che può essere calibrato con precisione solo conoscendo l’impatto dei parametri fondamentali. Il problema non è dunque “se” utilizzare l’AI, ma “come” governarla affinché rispetti il perimetro interpretativo e normativo richiesto da discipline dove un errore può produrre...

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