Consulenza aziendale, commerciale e marketing 10 Marzo 2025

Trump vs Zelensky: focus sul potere negoziale in una trattativa

In una trattativa ci si concentra troppo sul problema da risolvere e un po’ meno sull’effettivo potere negoziale dei protagonisti. Ma se una parte è debole, perde. Cosa si può fare?

In questi giorni abbiamo assistito all'incontro/scontro tra Donald Trump e Volodymyr Zelensky. Avrete anche seguito tutti i commenti e le polemiche che sono avvenute successivamente.Oggi proviamo ad esaminare questo episodio in ottica di gestione della trattativa, in particolare dal punto di vista del Potere Negoziale. Chiaramente non entro in commenti politici o valutazioni di parte, ma mi focalizzo su alcuni spunti utili per chi, come tutti noi, deve quotidianamente negoziare situazioni sicuramente meno impegnative di una guerra mondiale.Il primo fattore da considerare è il grande sbilanciamento di potere negoziale dalla parte di Trump.Non solo per la differenza di forza tra i due Stati e per un “credito” degli USA verso l’Ucraina per gli aiuti sin qui erogati, ma anche perché la “partita” (trattativa) si giocava pure in casa degli USA. Se ci fossero le scommesse, secondo voi, a che quota sarebbe data vincente l’Ucraina? Ma non è tutto.Mentre Zelensky era solo, Trump aveva pure l’appoggio in Studio Ovale del suo Vicepresidente J.D. Vance.Inoltre, Trump aveva convocato tutti i vari organi di stampa, come ovviamente si fa in questi casi, anche sapendo che questo modifica ulteriormente il Potere Negoziale.Quando due persone negoziano, se la trattativa avviene in luogo privato ha un significato, ma se avviene in pubblico o con altri protagonisti, comunicazione e risultati avranno un indirizzo completamente diverso.In questo caso, Trump non parlava solo con...

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