Coop e terzo settore 20 Novembre 2023

Tutela dei minori, cosa prevede la riforma dello sport

La recente riforma dello sport ha previsto la revisione delle disposizioni normative, già parzialmente operative dal 2014, a tutela della sicurezza e dell'integrità fisica e morale dei giovani sportivi.

Il tema della riforma dello sport è sicuramente uno dei temi di maggior interesse del momento: la scadenza del periodo transitorio e la pubblicazione delle circolari di ITL, Inail e Inps hanno rinnovato l’attenzione verso le nuove modalità di inquadramento e, quindi, di contribuzione, tassazione e assicurazione degli sportivi. Tuttavia, la riforma ricomprende un insieme di ulteriori adempimenti obbligatori, caratterizzati da notevole rilevanza, sia in termini di apparato sanzionatorio, che di gestione operativa delle attività quotidiane di associazioni e società sportive dilettantistiche. Uno di questi passaggi riguarda la tutela della sicurezza e dell’integrità psicofisica dei minori: dal mese di luglio, infatti, associazioni e società sportive dilettantistiche hanno l’obbligo di identificare e nominare il “responsabile della tutela dei minori”, figura preposta alla prevenzione e al contrasto di ogni tipo di abuso e di violenza, nonché alla protezione dell’integrità fisica e morale dei giovani sportivi. L’adempimento, in applicazione delle previsioni dei D.Lgs. 36/2021 e 39/2021, riconferma anche l’obbligo per le ASD e SSD di richiedere a lavoratori e collaboratori (compresi i lavoratori autonomi) il certificato penale del Casellario Giudiziale, già previsto dal D.Lgs. 39/2014. A tal proposito, giova ricordare che, quando fu emanata tale normativa, il CONI e...

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