Accertamento, riscossione e contenzioso
04 Marzo 2025
Abuso del diritto e libertà del contribuente: chiarimenti del MEF
L'Atto di Indirizzo emanato in data 27.02.2025 dal Ministero dell'Economia e delle Finanze ha fornito importanti chiarimenti interpretativi in relazione alla disciplina relativa all’abuso del diritto prevista dall'art. 10-bis L. 212/2000.
Com’è noto questa norma, introdotta dal D.Lgs. 128/2015, ha unificato il concetto di abuso del diritto con l'elusione fiscale, estendendone l'applicazione a tutti i tributi (diretti e indiretti), in ciò superando la precedente normativa antielusiva prevista dall'abrogato art. 37-bis D.P.R. 600/1973. In primis l’atto di indirizzo in commento ha confermato che l'obiettivo principale della disciplina relativa all’abuso del diritto è quello di garantire certezza giuridica, bilanciando il contrasto alle pratiche elusive con la libertà del contribuente di adottare le scelte fiscalmente vantaggiose se supportate da valide ragioni economiche. Coerentemente con queste finalità, è stato ricordato che:- il risparmio d'imposta deve considerarsi legittimo se derivante da regimi opzionali previsti dalla legge ovvero da operazioni alternative lecite;- l'abuso del diritto si configura come una clausola residuale applicabile solo in presenza di un risparmio di imposta “indebito” (ovvero di “elusione”) e non in caso di “illecito” (che, viceversa, rappresenta un fenomeno di “evasione”). Pertanto, il vantaggio fiscale ottenuto nel rispetto delle norme non deve considerarsi “abusivo” se non vi è un contrasto con i principi generali previsti dall'ordinamento tributario.Rientra nella libertà del contribuente la scelta tra regimi fiscali differenti, senza che l’eventuale scelta dell'opzione meno onerosa possa essere, di per sé, considerata abusiva. In questo...