Paghe e contributi 22 Settembre 2025

Anticipazione del Tfr: regole e ruolo della contrattazione collettiva

La gestione corretta e puntuale del Trattamento di fine rapporto non può prescindere dalla disciplina prevista dalla contrattazione collettiva.

Il trattamento di fine rapporto (Tfr) rappresenta una quota della retribuzione, differita nel tempo, destinata a essere corrisposta al lavoratore in occasione della cessazione del rapporto di lavoro subordinato, salvo il caso di integrale destinazione alla previdenza complementare o cessione del credito a terzi.Il Tfr matura annualmente sulla base di una quota della retribuzione annua, rivalutata secondo coefficienti pubblicati dall’Istat.La normativa prevede specifiche ipotesi per le quali il lavoratore può richiedere, nel corso del rapporto, un'anticipazione sul Tfr maturato. Le causali sono tassativamente previste dalla legge e tengono altresì in considerazione requisiti di anzianità e limiti quantitativi. Si evidenzia come, anche in questo caso, i contratti collettivi possano introdurre modifiche alla disciplina legale con riferimento all'istituto dell'anticipazione.La norma generale individua i seguenti requisiti per poter richiedere un’anticipazione del Tfr maturato: anzianità di servizio di almeno 8 anni presso lo stesso datore di lavoro; importo massimo richiedibile pari al 70% del Tfr maturato; anticipazione richiedibile una sola volta nel corso del rapporto con lo stesso datore di lavoro.La richiesta di anticipazione deve inoltre essere giustificata da una delle seguenti esigenze: sostenimento di spese sanitarie per terapie e interventi straordinari riconosciuti dalle competenti strutture pubbliche; acquisto della prima casa di abitazione per sé o per i...

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