Con la bozza della legge di Bilancio 2026, approvata dal Consiglio dei ministri, è confermata la proroga dell’Ape sociale sino al 31.12.2026. L’art. 39 del disegno di legge dispone, infatti, l’estensione dei termini per il perfezionamento dei requisiti previsti per l’indennità dall’art. 1, c. 179 e ss. L. 232/2016.Resta dunque in vigore (salvo sorprese dell’ultimo minuto: ricordiamo infatti che la Finanziaria non è ancora stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale), anche per il prossimo anno, la possibilità di accedere al prepensionamento a carico dello Stato per le categorie socialmente più fragili.Requisiti invariati - Non mutano né le condizioni di accesso né i requisiti anagrafici e contributivi:- età minima pari a 63 anni e 5 mesi;- appartenenza a una delle 4 categorie tutelate, ossia caregiver, invalidi civili almeno al 74%, disoccupati di lungo corso e addetti ai lavori gravosi;- anzianità contributiva minima di 30 anni, che sale a 36 anni per i lavoratori addetti ad attività gravose (ridotti a 32 anni per operai edili e ceramisti). Le lavoratrici madri continuano a beneficiare dello sconto contributivo di 1 anno per figlio, fino a un massimo di 2 anni.Il termine per il perfezionamento dei requisiti, già fissato al 31.12.2025, viene dunque differito al 31.12.2026.Scadenze per la presentazione delle domande - Rimangono invariati anche i termini di presentazione delle istanze di certificazione dei requisiti, stabiliti dal cosiddetto Collegato Lavoro...